Il trattamento dei DSA, disturbi specifici dell’apprendimento scolastico

Il trattamento dei DSA, disturbi specifici dell’apprendimento scolastico

Cosa sono i disturbi dell’apprendimento 

I Disturbi specifici di apprendimento (DSA) sono definiti dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali come una difficoltà nella lettura, scrittura e/o calcolo e nell’utilizzo delle abilità scolastiche, con sintomi che persistono per almeno 6 mesi, nonostante interventi mirati (DSM-5, APA 2013). Si dividono in dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Vengono definiti “disturbi” ma non presentano le caratteristiche tipiche di una malattia, non compromettono le capacità cognitive ma si possono considerare come caratteristiche peculiari dell’individuo.

Criteri diagnostici dei DSA

La diagnosi di DSA viene effettuata solamente se i quattro criteri diagnostici sono soddisfatti:

  • La lettura non è accurata, è lenta o non fluida e anche la comprensione può risultare compromessa, sono presenti errori ortografici e l’espressione scritta può essere alterata nell’organizzazione espositiva; nel calcolo le difficoltà si manifestano nella memorizzazione dei fatti aritmetici, nell’accuratezza dei calcoli o nel ragionamento matematico
  • Le abilità scolastiche devono essere inferiori a quanto atteso per l’età cronologica. Un buon indicatore clinico è il rendimento scolastico ma anche l’evitamento di attività che richiedono abilità scolastiche
  • Le difficoltà possono manifestarsi anche tardivamente (solitamente all’ingresso della scuola primaria) con l’aumentare del carico scolastico
  • Le difficoltà di apprendimento non sono attribuibili a disabilità intellettiva, ritardo dello sviluppo, ad una mancata conoscenza della lingua o a un’istruzione inadeguata

IL DSA SI PRESENTA CON UN QUOZIENTE INTELLETTIVO NELLA NORMA O ADDIRITTURA SUPERIORE!!

A chi rivolgersi per diagnosi e certificazione DSA

In caso di accertata condizione di DSA tra pazienti, genitori e clinici si instaura un rapporto di reciproca collaborazione e si instaura un accordo implicito sul fatto che sia necessario fin da subito un utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi al fine di facilitare l’apprendimento scolastico. Queste indicazioni sono raccomandate dalle Linee Guida della Legge 170*

☺*La legge 170/2010 è la legge di riferimento per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento in ambito scolastico e riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali DSA.

!la diagnosi può essere fatta alla fine della seconda elementare per la lettoscrittura, mentre alla fine della terza elementare per le abilità aritmetiche!

Per la diagnosi e per l’eventuale certificazione è necessario rivolgersi ad uno specialista del neurosviluppo, ai centri per l’età evolutiva delle ASL o recarsi presso centri privati accreditati dal Sistema Sanitario Nazionale.

Come sviluppare un metodo di studio efficace per gli alunni DSA

Gli alunni DSA avranno bisogno di un aiuto di uno specialista il quale, li aiuterà a sviluppare un metodo di studio efficace e che non li affatichi. A casa è molto importante parlare dell’argomento. I genitori devono essere abili nel far capire al bambino che le sue difficoltà scolastiche riguardano solo alcuni ambiti e che per fronteggiarle bisogna solo trovare un metodo alternativo di apprendimento che “calzi a pennello” con le loro potenzialità. Senza creare allarmismi.

Un buon metodo di studio si struttura principalmente in classe, durante la spiegazione. E’ necessario chiedere chiarimenti ogni volta che lo si ritenga necessario in caso di una mancata comprensione dei contenuti che vengono spiegati, prendere nota di quali siano quelli più importanti da riutilizzare nello studio a casa. Fondamentale è l’uso di simboli visivi, parole chiave, brevi frasi, figure e tabelle e l’evidenziazione di alcune parti, purché il tutto sia comprensibile e leggibile.

Successivamente serve attuare una serie di attività per agevolare il recupero delle informazioni apprese a scuola a distanza di tempo. Questo aspetto non è scontato: un conto è aver compreso a scuola, un altro è riuscire a recuperare le informazioni quando servono; molti studenti non hanno chiara la grossa distinzione tra capire e ricordare.

Un modo per facilitare questo processo è consultare l’argomento lo stesso giorno della spiegazione, per verificare se quanto appreso in classe sia veramente chiaro e ripetere la lezione non solo per la verifica o l’interrogazione, ma anche dopo.

Per ottimizzare il tempo di studio non ci sono regole da seguire: un buon consiglio è quello di non caricare eccessivamente il proprio bambino tenendo a mente che ciò che conta non è la quantità di tempo impiegata nello studio, bensì la qualità e che ci sia un ambiente tranquillo senza distrazioni.

Anche le famiglie possono contribuire a favorire l’apprendimento di un metodo di studio appropriato pertanto una buona collaborazione tra clinici e genitori risulta l’ideale affinché uno studente DSA riesca nello studio.

Cosa sono gli strumenti compensativi per i DSA

Quando si parla di DSA molto spesso si fa riferimento ai cosiddetti “strumenti compensativi” ma in sostanza cosa sono? Gli strumenti compensativi sono un insieme di risorse che oltre a supportare lo studente nello studio (con effetti benefici sull’autostima e sul senso di autoefficacia) favoriscono la sua autonomia.

I più importanti sono ad esempio la lettura ad alta voce, la sintesi vocale, gli audiolibri, i libri digitali e i testi semplificati, la calcolatrice, ma possono essere anche tecnologici come la sintesi vocale, i documenti digitali, la LIM (lavagna interattiva multimediale), il registratore o il PC.

Questi strumenti possono essere utilizzati anche a casa. Importante è anche la costruzione di mappe concettuali cioè schemi mentali che consentono di rappresentare visivamente il contenuto di un apprendimento in cui si mettono in evidenza collegamenti, parole chiave, definizioni o formule che facilitano la comprensione e la memorizzazione.

Gli strumenti compensativi da utilizzare in classe e quelli favoriscono lo svolgimento dei compiti a casa sono indicati nel Piano Didattico Personalizzato (PDP), documento in cui viene esplicitato il programma educativo fatto su misura dell’alunno DSA e in cui si definisce il rapporto tra scuola, famiglia e clinici che lavorano insieme con l’obiettivo di far giungere l’alunno al successo scolastico cioè agli stessi obiettivi di apprendimento dei suoi compagni.

Quando si parla di famiglia si include lo studente stesso che deve conoscere e comprendere che cosa la scuola può fare per le sue necessità: lo studente ha infatti un ruolo attivo nella decisione dell’applicazione degli strumenti compensativi, quindi, deve contribuire e fornire il suo punto di vista.

Il tecnico dell’apprendimento: il tutor DSA

Il tutor DSA o tutor dell’apprendimento è un professionista specializzato sui disturbi specifici dell’apprendimento il cui fine è quello di accompagnare lo studente nel suo percorso scolastico, facilitare i processi di apprendimento e motivazione allo studio, nonché aiutarlo con la presentazione degli strumenti compensativi più idonei e nella loro corretta applicazione. Fa inoltre da mediatore nei rapporti tra scuola e famiglia.

Uno degli obiettivi del tutoraggio è far sì che lo studente diventi sempre più indipendente nello studio e nell’organizzazione dei compiti a casa, ma anche aumentare la consapevolezza delle proprie strategie cognitive che, ricordiamo bene, sono diverse da bambino a bambino.

  • SFATIAMO QUESTI PREGIUDIZI!
  • DSA= malattia
  • DSA= ritardo mentale
  • DSA= pigrizia
  • Deve solo allenarsi e migliorerà
  • “Se faccio fare la valutazione e poi risulta DSA verrà etichettato da tutti come diverso”
  • “non avrà prospettive future”
  • “gli strumenti compensativi sono una facilitazione che furbi”

Ogni ℬambino è unico nella sua diversità! ♥

Vanessa Moretto, Dottoressa in Psicologia dello Sviluppo Tipico e Atipico

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Per informazioni sulle attività di tutoring DSA della cooperativa ABAcadabra: 371 1171977 – cooperativabacadabra@gmail.com