Come spiegare ai bambini la disabilità?

Come spiegare ai bambini la disabilità?

Quando ci poniamo la domanda come facciamo a spiegare la disabilità ai bambini dobbiamo ricordarci una cosa: non dobbiamo spiegare proprio niente.

Cosa intendiamo noi per disabilità? Beh, se parliamo di disabilità ci viene in mente una limitazione, uno ostacolo… qualcosa che non ci permette di fare le cose o di vivere nello stesso modo degli altri. Questo però vale per gli adulti.

Per i bambini è diverso. Un bambino non conosce stereotipi, non sa dell’esistenza della disabilità… perché la disabilità è nella nostra mente, ci ingabbia nelle nostre convinzioni.

Un bambino di fronte alla disabilità di un adulto o di un altro bambino non nota alcuna differenza perché i bambini sono esseri puri e tutti uguali. Ogni bambino è un essere speciale e irripetibile con i propri pregi, difetti e anche stranezze.

I bambini notano l’unicità, l’essenza dell’altro. Notano sì la diversità, ma non nel modo in cui la intendiamo noi adulti, loro vanno a vedere l’inimitabilità di chi hanno di fronte.

Loro guardano il mondo con lenti senza filtri non si fanno problemi ma riescono a convivere adattandosi a tutte le situazioni.

Siamo noi che siamo abituati ad etichettare e a far sentire gi altri, che a noi potrebbero sembrare “diversi”, inadeguati o fuori posto. E sbagliamo di grosso…

Smettiamola di voler rendere tutto normale, di adeguarci alla massa e sembrare tutti simili.

Ognuno di noi è diverso (menomale!!) ha le proprie caratteristiche che vanno mantenute.

È giusto sì parlare di disabilità perché esiste e può compromettere la vita di una persona ma non va guardata come una cosa in meno o in più, né tantomeno con disprezzo o pena: chi lo fa è una persona inadatta a questa società. Bisogna investire in strumenti che possano aiutare concretamente chi ha delle difficoltà, imparare a mettersi nei panni di queste persone e a chiederci che cosa potremmo fare noi per aiutare.

Nessuno deve più desiderare di essere un puntino in più (tratto dal libro “Puntino”) né un pezzettino in meno di quello che è già (dal libro “Pezzettino”).

Se riflettiamo profondamente su noi stessi a tutti noi viene in mente una piccola disabilità che ci portiamo dietro come se fosse un pentolino che ci trasciniamo in tutto quello che facciamo.

Chi siamo noi per dire cosa è bello o brutto, cosa è giusto o sbagliato, cosa è normale o no?

Cerchiamo tornare al nostro fanciullo interiore, a guardare con occhi puri, essere empatici e solidali nei confronti degli altri, impariamo a non giudicare, solo così potremo permetterci di insegnare ai bambini cosa è la disabilità. 💖👶

Ecco dei libri che possono aiutare i bambini a comprendere la loro unicità e il loro essere irripetibili cosicché possano trovare il loro posto nel mondo:

  • “Puntino”
  • “Elmer l’elefante variopinto”
  • “Un colore tutto mio”
  • “Pezzettino”
  • “La cosa più importante”
  • “Ad abbracciar nessuno”
  • “Il pentolino di Antonino”
  • “Che cos’è un bambino?”
  • “I cinque malfatti”

Per approfondire leggi anche:

Vanessa Moretto, Dottoressa in Psicologia dello Sviluppo Tipico e Atipico

Se vuoi approfondire il tema o richiedere una consulenza sui trattamenti ABA della cooperativa ABAcadabra, centro a Genova specializzato nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico e nei disturbi del neurosviluppo, contatta: 371 1171977 – cooperativabacadabra@gmail.com.