Il rinforzo ABA: quali tipologie e come insegnanti, genitori e terapisti possono utilizzarli

Il rinforzo ABA: quali tipologie e come insegnanti, genitori e terapisti possono utilizzarli

Abbiamo già definito il concetto di rinforzo precedentemente (“Come funziona il metodo ABA”) …ma rivediamolo insieme!

Si definisce rinforzo quel processo che guida e conduce gli apprendimenti degli individui.
Il rinforzatore deve essere assegnato
subito dopo la produzione del comportamento desiderato e può essere visivo, verbale, sensoriale, sociale e fisico. L’obiettivo dell’applicare un rinforzo è aumentare la probabilità che il comportamento desiderato si presenti nuovamente in situazioni future.

Ora traduciamo questa definizione scientifica in parole semplici…

  • “Hai studiato tutto il giorno e sei molto stanco ti prendi una pausa. Farai una pausa quando sarai stanco”☕
  • “Sei stressato fai yoga e ti rilassi. Ogni volta che sarai stressato farai yoga e ti rilasserai”🤗

Se ci pensiamo noi tutti applichiamo la regola del rinforzo continuamente nella nostra quotidianità poiché ci permette di verificare cambiamenti nei nostri comportamenti.

Noi mettiamo in atto determinati comportamenti (oppure no), in base alla risposta che traiamo quando li concretizziamo.

  • Un rinforzo può essere positivo (Sr+) se è uno stimolo che si aggiunge alla situazione. É sinonimo della parola “ricompensa” complimenti, elogi, abbracci, cibo, premi… “Bravissimo!👦  Tieni il tuo gioco preferito! ”⚽
  • Il rinforzo è negativo (Sr-) quando lo stimolo viene rimosso dall’ambiente. Si collega a condizioni di “evitamento o fuga” e ad un sollievo da una condizione avversiva “Nevica! ⛄Metto la giacca per evitare di congelare! ”👕

Una volta che il rinforzo non viene più presentato, la possibilità che quel comportamento venga riprodotto diminuisce: questo processo è definito estinzione.

Quando quello che viene appreso in un determinato contesto viene trasferito in altri contesti si parla di generalizzazione.

Attenzione Sr+ non significa bene e Sr- non è sinonimo di male perché quando si parla di comportamenti non esiste buono o cattivo!

Modelli di rinforzi

Ci sono diversi modelli di rinforzi:

  • Continuo “ogni volta che il bambino denomina in maniera corretta un’immagine fornisco il suo gioco preferito”
  • A rapporto fisso “ogni 3 denominazioni giuste fornisco il suo gioco preferito”
  • A rapporto variabile “gli consegnerò il suo gioco preferito dopo la denominazione di 2 immagini, poi dopo 4, poi dopo 3…”
  • A intervallo fisso “gli consegnerò il suo gioco preferito dopo 5 minuti dall’ultima richiesta di avere il gioco, non appena lo richiederà”
  • A intervallo variabile“gli consegno il suo gioco preferito dopo 5 min dall’ultima richiesta di averlo non appena lo richiederà, la volta successiva dopo 7 min, poi dopo 4 min e così via”
  • A durata fissa “gli consegno il suo gioco preferito dopo 50 secondi da quando si siede”
  • A durata variabile “gli consegnerò il suo gioco preferito dopo 50 secondi da quando si siede, poi dopo 60 secondi, poi dopo 40 e così via”.

Regole per l’uso dei rinforzi

Ora che abbiamo chiarito il concetto di rinforzo ecco alcune semplici regole per utilizzarlo correttamente:

  1. Scegliere il rinforzo in base all’età e soprattutto in base alle preferenze individuali, alle necessità personali o alle avversioni
  2. Rinforzare spesso soprattutto durante l’acquisizione di nuove abilità
  3. Rinforzare il comportamento appropriato immediatamente (ENTRO 3 secondi)
  4. Consegnare il rinforzatore entro 30 secondi dall’emissione della risposta altrimenti potrebbe rinforzare altri comportamenti emessi prima del rinforzo
  5. Bisogna variare i rinforzatori per mantenere la motivazione
  6. Non dare mai per scontato che se uno stimolo è stato rinforzante lo sarà sempre
  7. Non dare mai per scontato che se una cosa piace a noi deve essere bella, divertente o piacevole anche per il bambino
  8. I rinforzatori devono essere accessibili a tutti coloro che lavorano con il bambino
  9. Ogni sessione finisce con l’emissione di un rinforzatore. Ogni sessione sarà di durata breve e si faranno tante pause quante sono le sessioni avviate.
  10. Utilizzare prompt Visivi, Verbali e Fisici

Se invece volessimo ridurre la probabilità che un comportamento venga messo in atto?!
Beh, allora in quel caso parliamo di punizione che è il contrario del rinforzo…

Può essere anche lei:

  • Positiva quando una conseguenza avversa si presenta dopo un certo comportamento (“Toccare il ferro da stiro caldo e bruciarsi”)
  • Negativa quando lo stimolo rinforzante viene rimosso dopo che si è manifestato un certo comportamento (“Dopo aver litigato con il compagno di classe per la palla, la palla viene presa dalla maestra e portata via)

Ritornando al rinforzo...Tutte le tipologie di rinforzi citati sopra sono rinforzi condizionati dall’esecuzione di determinati comportamenti, ma non dimentichiamoci l’importanza dei rinforzi incondizionati. Mi riferisco a quelle azioni, attività o parole che emettiamo per apprezzare l’altro senza bisogno di un perché… Sono rinforzi naturali che ci permettono di esprimere le nostre emozioni e il nostro saper amare. Cosa c’è di meglio di un bacio, un abbraccio, una carezza improvvisi o di una frase gentile e dolce? 😘

Insegniamo a voler bene ai bambini cosicché loro impareranno ad amare il prossimo e ad essere persone migliori💕

Per approfondire leggi anche:

Vanessa Moretto, Dottoressa in Psicologia dello Sviluppo Tipico e Atipico

Se vuoi approfondire il tema o richiedere una consulenza sui trattamenti ABA della cooperativa ABAcadabra, centro a Genova specializzato nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico e nei disturbi del neurosviluppo, contatta: 371 1171977 – cooperativabacadabra@gmail.com.