La terapia ABA come funziona?

La terapia ABA come funziona?

Di cosa si occupa la terapia ABA

Come abbiamo già visto in precedenza (Cos’è la terapia ABA comportamentale), l’ABA ha come obiettivo quello di ridurre i comportamenti problematici e disfunzionali creando rituali di comportamenti adattivi.

Un terapista ABA, nello specifico, si occupa di insegnare a individui con spettro autistico (ASD) o con disabilità fisiche o intellettive tutte quelle procedure e strategie comportamentali funzionali affinché si promuova l’autonomia della persona e si riduca la sua dipendenza dalle figure di riferimento.

In questo articolo cerchiamo di chiarire meglio che cosa si intende per Terapia ABA, come funziona e come per gestire le difficoltà di apprendimento e dei disturbi del comportamento…Iniziamo! 🤗

La Terapia ABA per la gestione delle difficoltà di apprendimento

Durante le sedute ai bambini vengono insegnati nuovi comportamenti mentre quelli già acquisiti vengono consolidati mediante rinforzi sociali emessi a seguito di risposte corrette.

Come già detto, per imparare è necessario insegnare le abilità nuove “a piccoli passi”, ossia attraverso cicli istruzionali ABC (per approfondire il tema si rimanda all’articolo “Come funziona il metodo ABA”). Le abilità da insegnare devono assolutamente rispettare il programma individualizzato del bambino in modo da capire quali siano i comportamenti che devono essere aiutati dall’adulto per essere messi in atto partendo dalle abilità che già possiede.

Se, a seguito di una richiesta, il bambino fornisce una risposta corretta, si può andare avanti con altre richieste, mentre se il bambino risponde in maniera errata o non risponde si considerano entrambe le situazioni come errori. In questi casi il terapista deve focalizzarsi sulle Conseguenze ed emettere un feedback informativo ricordandosi sempre di non dire mai “NO” di fronte a un comportamento errato in modo da non rendere frustrante il lavoro del bambino. Se il bambino fornisce una risposta corretta a seguito del prompt, si continua con il fading finché non risponde da solo alla richiesta.

❗Il terapista deve evitare il più possibile che l’errore venga replicato e deve stare attento a non fornire più di 3 feedback negativi NO consecutivi.

Per promuovere maggiori probabilità di risposte corrette anche in attività con bassa frequenza di emissione, si ricorre alla “regola dell’alternanza”, per cui un comportamento ad alta frequenza viene seguito un comportamento con probabilità di comparsa raro. Si può ricorrere anche ad altre tecniche come lo shaping (modellaggio) o il chaining (concatenamento).            (per approfondire il tema si rimanda all’articolo “Come funziona il metodo ABA”)

Cosa sono i comportamenti problema e come vengono gestiti con l’ABA

Spesso quando si parla di ABA si accosta il concetto di “comportamenti problema” … ma cosa sono?! 🤔

Per comportamento problema si intende un comportamento disfunzionale e pericoloso per il soggetto stesso, per gli altri e per l’ambiente, che porta difficoltà nell’apprendimento e nelle interazioni sociali, non favorisce il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo o l’inserimento della persona nei contesti sociali. Sono comportamenti appresi nel tempo.  Rientrano tra questi: stereotipie, rituali, ecolalia o comportamenti auto ed eteroaggressivi.

Alla base di questi comportamenti ci possono essere delle funzioni:

  • Ottenere un oggetto o un qualche cosa: in questo caso bisogna capire quale sia il bisogno ma non dare al bambino quello che vuole bensì fargli capire che deve chiederlo nel modo giusto ⚽
  • Ottenere attenzione: il bisogno di attenzione va individuato ma soddisfatto solo quando il bambino manifesta comportamenti adeguati alternativi 🙇
  • Evitamento o fuga: l’evitamento si manifesta quando il bambino non vuole proseguire con l’attività a causa di stanchezza, frustrazione, intensità elevata del compito…in questa situazione è necessario un comportamento alternativo con la funzione comunicativa di interruzione dell’attività 📚
  • Ottenere un benessere fisiologico
  • Evitare un malessere psicofisico
  • Autostimolazione 🕺

Come fare per intervenire nella gestione dei comportamenti problema?

  1. Definire il comportamento target -> famiglia, scuola e terapisti devono accordarsi sul target
  2. Misurazione (analisi funzionale) -> descrizione e analisi delle relazioni ABC
  3. Identificare la funzione
  4. Intervento attraverso strategie proattive -> (lavoro sugli Antecedenti) e strategie reattive (lavoro sulle Conseguenze)
  5. Valutazione degli effetti -> ridurre i comportamenti problema e favorire i comportamenti alternativi
  6. Promuovere la generalizzazione e il consolidamento delle abilità acquisite -> generalizzare ossia usare le abilità acquisite in contesti diversi da quelli in cui è avvenuto l’apprendimento; il mantenimento promuove l’uso dei comportamenti appresi anche successivamente all’intervento affinché il comportamento nuovo persista nel tempo

Con questo articolo siamo stati lieti di farvi chiarezza su cosa sia effettivamente la terapia ABA che, come avrete ben capito, è un metodo funzionale e scientificamente valido (al contrario delle dicerie e dei pregiudizi 😅) che soprattutto non dimentica mai di mettere al primo posto il benessere psicologico e fisico delle persone 💙

Per approfondire leggi anche:

Vanessa Moretto, Dottoressa in Psicologia dello Sviluppo Tipico e Atipico

Se vuoi approfondire il tema o richiedere una consulenza sui trattamenti ABA della cooperativa ABAcadabra, centro a Genova specializzato nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico e nei disturbi del neurosviluppo, contatta: 371 1171977 – cooperativabacadabra@gmail.com.